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PERCHE' 

RISCHIARE ?

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"Il mio non è semplicemente un lavoro.

E' dedizione, attenzione, competenza e professionalità".

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OFFRIAMO
ASSISTENZA E CONSULENZA A TUTTI I DATORI DI LAVORO DOMESTICO

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VUOI SAPERE I COSTI?
scarica il pdf dei minimi retributivi

Chi siamo

DOMINA FIRENZE è partner di DOMINA NAZIONALE

sia come 

Associazione Famiglie Datori di Lavoro Domestico, firmataria del CCNL sulla disciplina del rapporto domestico

sia come

Agenzia di Intermediazione riconosciuta dal Ministero del Lavoro 

 

L’Associazione ha carattere sindacale e tutela i datori di lavoro domestico regolando, a norma di legge, il corretto svolgimento del rapporto di lavoro per il personale addetto all'assistenza familiare e al lavoro domestico.

L’Associazione Domina, firmataria del contratto collettivo di categoria, è autonoma e apartitica ed è costituita tra le persone che sono state e intendono divenire datori di lavoro domestico.

DOMINA FIRENZE OFFRE

Assistenza e Consulenza a tutti i Datori di Lavoro Domestico,

supportandoli nella corretta gestione del rapporto lavorativo.

DOMINA FIRENZE si propone di tutelare gli interessi della categoria dei datori di lavoro domestico comprendendo in esso tutte le categorie di lavoratori che svolgano servizi o prestino opere attinenti all'ambito familiare degli associati attraverso un’opera di sensibilizzazione dell’immagine e mediante l’erogazione d’assistenza e servizi ai propri associati.

Forniamo tutti i servizi necessari per la gestione del rapporto di lavoro con il personale domestico, a partire dalla sua instaurazione fino alla cessazione.

 

In particolare:

  •  Contratto di assunzione CCNL;

  •   Compilazione moduli necessari per l'assunzione;

  •  Consulenza giuridica;

  •  Conteggi dei contributi INPS trimestrali-TFR-tredicesima-ferie;

  •  Predisposizione delle buste paga mensile;

  •  Risoluzione del rapporto di lavoro;

 

Perché iscriversi a DOMINA FIRENZE?

I vantaggi derivanti dall'iscrizione sono molteplici:

  • ha un punto di riferimento sempre a sua disposizione per ogni problematica inerente              al rapporto con i collaboratori domestici;

  • può utilizzare i servizi offerti da DOMINA FIRENZE che sono erogati con la massima               attenzione ad ogni singolo caso;

  • con una spesa sostenibile è consapevole che il proprio rapporto di lavoro domestico              è gestito con professionalità.

 

PERCHÉ RISCHIARE?

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Domande frequenti

La badante che chiede di trasferire la residenza nell'abitazione dell'assistito entra nello stato di famiglia?

La badante può uscire durante le due ore di riposo non retribuito o deve restare in casa?

La badante non entra nello stato di famiglia, ma risulta domiciliata presso la stessa abitazione per assistenza domiciliare, cioè il motivo per cui è stata assunta. E' dunque sufficiente richiedere al comune lo stato di famiglia separato. Dal punto di vista fiscale, l'assistito non perderà alcuna agevolazione, ma l'unico aumento di spesa riguarderà la tariffa sui rifiuti, calcolata in base ai residenti.

Approfondimento qui 

La badante può assentarsi dall'abitazione durante le ore di riposo: laddove sia richiesto un impegno di sorveglianza anche durante le due ore, questo periodo non può essere considerato di riposo, ma di lavoro a tutti gli effetti e dunque va retribuito.

Come stabilire la paga?

Dare la busta paga è un obbligo?

La consegna della busta paga tutela il datore di lavoro, che in quel modo può facilmente archiviare e consultare le competenze versate alla lavoratrice, per meglio difendersi in caso di richieste incongrue, magari dopo alcuni anni dall'inizio del rapporto di lavoro. Consegnando la busta paga la badante recepisce la trasparenza e la correttezza del datore di lavoro e quindi lavora più serenamente, senza il rischio che nascano attriti da una gestione familiare del rapporto di lavoro; la consegna del cedolino "firmato" ha poi un valido carattere di deterrenza in caso di possibili vertenze di lavoro future. In base alla legge di Bilancio 2020, comma 679 per usufruire delle detrazioni fiscali esclusivamente per le spese sostenute per la badante e non per la colf, il pagamento della retribuzione del dipendente domestico deve avvenire con strumenti tracciabili.

La retribuzione è frutto di un accordo tra le parti, ma non può comunque mai essere inferiore ai minimi retributivi che sono indicati in specifiche tabelle, aggiornate annualmente, messe a punto dalle parti sociali presso il ministero del Lavoro. Al di sotto di questi valori non è possibile scendere, il rischio per il datore di lavoro è quello di esporsi a possibili successive rivendicazioni da parte della badante.

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